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mercoledì 8 gennaio 2014

...per chiudere il 2013 di pesca in bellezza!

Gli ultimi giorni del 2013 sono stati parecchio favorevoli per andare a pescare, complice il clima piuttosto temperato per il periodo. Con le temperature massime sempre abbondantemente sopra i 10 gradi e diverse giornate di sole era un peccato non approfittare per starsene fuori lungo un canale a cercare di catturare qualche pesce.
Dopo aver visitato la fiera degli artificiali e carp show a Ferrara a metà dicembre, ci siamo fatti ingolosire dalla pesca con il feeder. A dire il vero abbiamo sbavato su praticamente ogni attrezzatura, canna, esca e accessorio su cui abbiamo messo gli occhi! Ad avere un budget illimitato c'era da riempire la macchina di roba. Approfittando di questa fiera abbiamo cominciato a crearci l'attrezzatura necessaria alla pesca con il feeder, acquistando una coppia di pasturatori chiusi da 35 grammi, che abbiamo considerato adatti alla dimensione dei canali che stiamo iniziando spesso a frequentare.
In seguito abbiamo fatto lo sforzo di procurarci anche un paio di canne adatte, pensando anche al loro più che probabile utilizzo in mare in Croazia. La prima uscita di pesca a feeder l'abbiamo fatta sul Bidoggia il 27 dicembre, utilizzando una pastura fatta in casa con pane vecchio grattato, farina di mais, qualche biscotto e alcuni corn flakes tritati, ed è fruttata la cattura di un paio di carassi. La seconda uscita a feeder l'abbiamo fatta il giorno seguente al canale Navigabile. Appena arrivati abbiamo notato dei movimenti a pelo d'acqua. L'autore era questo pesciolino:


Questo simpatico cefalo pascolava lentamente a pelo d'acqua poco distante da riva, e non era neanche l'unico. Ad un certo punto abbiamo visto addirittura una tartaruga emergere al centro del canale! L'uscita però non è stata per nulla fruttuosa, abbiamo allamato un solo pesce che si è staccato a un metro dal guadino.
Il 30 dicembre sono tornato al Navigabile, purtroppo da solo, in quanto la super pescadoretta Sbriffa era nel solito malsano ufficio a lavorare. Ho deciso di scaricare dal furgone solo la canna feeder e una per provare a galleggiante.
Scendo dall'argine verso la riva e chi mi ritrovo? Si, sempre lui, il principe dei cefali...



Se non era proprio lo stesso pesce era almeno grosso uguale. Carico il feeder con la solita pastura fatta in casa farcita con alcuni bigattini e lancio. Avrei voluto lanciare in prossimità del centro del canale ma a causa della poca pratica con l'attrezzatura il lancio atterra a metà tra la sponda ed il centro. Poco male, lascio tutto lì e inizio ad allestire con calma la canna col galleggiante. Comincio col togliere la montatura precedente, vado in cerca di un galleggiante e di un terminale. Poco dopo aver montato il galleggiantino e la girella il vettino della canna feeder ha uno scossone e mentre mollo il lavoro che stavo facendo la lenza da tesa che era si è già lascata e continua a farlo. Credo che il pesce si sia auto agganciato, ma dopo aver recuperato il filo in eccesso ferro comunque. Il pesce dall'altra parte c'è, ed è sempre una bella soddisfazione avere successo già al primo lancio. Mentre tiro il pesce verso riva inizio a vederne la forma e sulle prime credo si tratti di un cefalo, visto la forma allungata ed i riflessi argentati sott'acqua. Poi una volta guadinato e tirato su scopro con sorpresa che si tratta di questo:




Un lucioperca di una misura di circa 25/30 centimetri, che come si vede dalla foto per essere piccolo ha già dei bei dentini. Per il sottoscritto si tratta di una new entry nella lista delle specie che ho avuto modo di allamare e come è naturale che sia sono estremamente felice, tanto che potrei anche far su tutto e tornare a casa. Però visto l'ottimo inizio dell'uscita e dato che l'appetito vien mangiando, ricarico il pasturatore e rilancio il tutto, questa volta verso il centro come avrei voluto all'inizio. Tendo il filo e prima di riprendere la preparazione della canna a galleggiante mi autoglorifico un po' rendendo partecipe la Sbriffa della mia cattura con un mms. Sto armeggiando con i pallini del terminale a galleggiante ed il cimino della canna si scuote di nuovo. Mollo ancora una volta quel che stavo facendo e ferro. Ancora una volta dall'altra parte sento un pesce. Lo porto verso il guadino e stavolta non si tratta di un pesce di forma allungata, ma di qualcosa che ricorda un carassio o una scardola. Anche lui arriva sull'erba della sponda e non è né un carassio né una scardola:


è un abramide (o brema che mi piace di più) col suo bel bernoccolo in testa. Non pensavo fosse presente nelle acque delle nostre zone e non ne avevo mai visto uno dal vivo. In due lanci sono saltati fuori due pesci per me nuovi. Molto bene dunque, per un pescadoret è tanta roba! Poco dopo prendo un altra bremetta e qualche altro lo sbaglio, ma all'imbrunire con tre pesci all'attivo faccio su l'attrezzatura e me ne torno a casa felice.
La povera Sbriffa al rientro a casa dalla solita patetica giornata lavorativa in ufficio sente il resoconto della mia uscita, mette da parte il rammarico per non esser potuta venire e ovviamente ha ancora più voglia di metter giù le canne. L'ultimo giorno dell'anno almeno il pomeriggio è dispensata dal presentarsi in ufficio e quindi progettiamo l'ultima uscita del 2013 l'ultimo giorno dell'anno. La mattina del 31 preparo un po' della nostra simil pastura, a pranzo la Sbriffa arriva, ci cambiamo, mangiamo frettolosamente qualcosa e siamo in furgone. Poco dopo le due siamo in pesca al canale Navigabile. La pescata inizia alla grande e in poco tempo la Sbriffa si porta velocemente a 4 breme a una! 

 
Le catture si susseguono fino all'imbrunire. E' ormai quasi buio e stiamo preparandoci per metter via tutto quando ho in canna un altro pesce che mi fa combattere più degli altri. Si tratta di un altra brema, che una volta finita nel guadino abilmente manovrato dalla Sbriffa si rivela ben più grossa rispetto alle altre:
 

Prendo il metro per misurarla e fa 35 centimetri; ad occhio è una volta e mezza più grande di quelle prese nella giornata e va a sommarsi alle altre nove catture. Finiamo quindi la nostra uscita con 10 breme all'attivo e la cicciottella alla fine.
Un bel modo per chiudere con soddisfazione il nostro 2013 di pescadoret della domenica!


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