Che cosa fare il giorno della Befana, con il sole fuori e la temperatura incredibilmente vicina ai 15 gradi? Se uno è un po' invasato come noi pescadoret, si va a svagarsi in riva a qualche fosso provando a tirar su qualche pesciotto.
Freschi di tesseramento fipsas avevamo messo gli occhi su un argine del canale Grassaga, ma evidentemente il posto doveva essere appetibile dal momento che era occupato da un paio di pescatori invasati come noi, con tanto di reggicanne con almeno un paio di canne ciascuno. Il posto per starci tutti ci sarebbe anche stato, ma data la nostra scarsa esperienza e un po' di ritrosia ad andare al probabile disturbo della altrui pescata abbiamo ripiegato sul canale Ramo, visto che non era distante. Non potevamo saperlo, ma la nostra involontaria deviazione sul tema sarebbe comunque stata premiata.
Al nostro arrivo l'acqua marroncina per le insistenti piogge dei giorni precedenti correva debolmente, in quanto l'idrovora all'estremità del canale era in funzione. Poco dopo l'idrovora s'è spenta e la corrente s'è fermata. Abbiamo messo in acqua le nostre canne feeder e ci siamo portati dietro due canne da spinning e anche una armata per la pesca a galleggiante.
Prima di partire mi ero messo in tasca il mio primo tentativo di costruzione di un simil-rapala con lo scopo di testarne il movimento in acqua prima di pensare a metterci un'ancoretta e provare ad utilizzarlo. Con le canne feeder giù e pochi, timidi segnali di mangiata, ho deciso di defilarmi a qualche metro e provare a vedere il comportamento del mio artificiale. Purtroppo per me, il movimento scodinzolante era buono, ma c'era una marcata tendenza ad andarsene verso destra durante il recupero. Ho imputato il difetto alla paletta, sicuramente migliorabile in quanto fatta a occhio. Mi sono riproposto di dargli una limata a casa per riprovarlo alla prima occasione, giusto per vedere se il difetto permane.
Mentre sto valutando l'operato del rapalino a diverse velocità di recupero, la mia Sbriffa mi chiama ad alta voce. Il motivo del richiamo era ben visibile. La mia canna sussultava con veemenza, tanto da rischiare di cadere dalla forcella su cui poggiava. Vista la decina di metri che mi separava dalla canna, ci pensa la Sbriffa a prendere in mano la situazione e ferrare (meno male!), mentre io finisco di recuperare in velocità il mio pesciolino finto sbandante a destra e corro a prendere in mano il guadino. Il pesce c'è e non sembra tanto piccolo. Dopo un po' di lotta la Sbriffa lo porta sottoriva, io piazzo il guadino sotto un bel pesciotto con le pinne giallo/arancioni e lo salpo. Visto il colore acceso delle pinne pensavo ad un grosso gardon, ma ad un esame attento...il gardon non ha i baffi! E' una piccola carpa selvatica! La prima carpa che abbocca ad un nostro amo!
"Prendi la macchina fotografica!" mi dice la Sbriffa che è matta di gioia. Ma la macchina fotografica è rimasta stupidamente in furgone e così non possiamo immortalare la nostra prima carpa. Scattiamo un paio di foto col telefonino, maledicendo la nostra sbadataggine, la slamiamo e la rimettiamo in acqua. Pensiamo che è bello sapere che anche nei canali secondari o comunque considerati minori ci sono delle carpe selvatiche, oltre ai predatori (vedi la bestia che non sono riuscito a prendere a novembre 2013) e a tutti gli altri ciprinidi. La nostra prima carpetta ci mette comunque di buonumore e vista la cattura vado in furgone a recuperare la macchina fotografica, sperando in un'altra botta di culo. La Sbriffa tira su tre alborelle col galleggiante e sulla mia canna si attacca un bel carassiotto.
Un po' alla volta il sole scende e uno stormo di uccelli in formazione volteggia partendo dal tetto di una casa abbandonata.
Nonostante le giornate si stiano lentamente allungando, per noi l'ora di tornare a casa arriva sempre troppo presto. Ormai il buio sta prendendo decisamente il sopravvento e rischiamo sempre più di calpestare le nostre cose e di perderle, senza contare eventuali difficoltà nello slamare una eventuale cattura. Cosa che puntualmente avviene! Nella semi oscurità la Sbriffa slama con perizia un piccolo carassio:
Quando carichiamo l'attrezzatura in furghino ormai non ci si vede più...
C'è comunque da star contenti, nel giro di pochi giorni abbiamo avuto la fortuna di prendere tre nuove specie di pesci... e visto che l'anno nuovo è iniziato bene, speriamo continui così...
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