07/01/2014: La Sbriffa compie gli anni! E come si festeggia il compleanno di un pescadoret? Si va a cena fuori? Nooo... Si organizza una festa? Macchè! Si carica il furghino e si va a pescare in qualche canale!
Già da qualche anno la Sbriffa ha l'abitudine di chiedere (e grazie al cielo di ottenere) un giorno di ferie per il proprio compleanno. E così, dopo un pranzetto per festeggiare, siamo in viaggio per riprovare ad andare sul Grassaga, più precisamente in quella bella ansa dove il giorno prima c'erano troppi pescatori. In una quarantina di minuti siamo sul posto. Nonostante sia una giornata infrasettimanale c'è comunque un pescatore, che però è defilato ed ha lasciato libera tutta la zona dove avremmo voluto metterci il giorno precedente. Scarichiamo l'attrezzatura e visto l'orario abbastanza tardo ci incamminiamo svelti verso la sponda. Il cielo è grigio piombo, ma non fa freddo. Il prato è stonfo e fangoso. Speriamo non lo sia anche la posta dove andremo a piazzarci. Arriviamo sulla riva, ed è quanto di meglio un pescadoret possa desiderare: l'acqua è di poco più bassa del livello del prato, che è comunque umido ma non fradicio. E' tutto comodissimo, sia per lanciare che per appoggiare le nostre cose. Si può dire che in accessibilità è meglio di un laghetto di pesca sportiva. Ora non rimane che darsi da fare e vedere cosa ci porterà la prima uscita sul Grassaga. Le canne feeder sono presto allestite, io lancio lungo verso il canneto sulla sponda opposta, la Sbriffa sta più al centro. Non passa molto tempo che la Sbriffa allama un pesce! Come in quasi tutte le ultime uscite è lei a scappottare per prima. Si tratta di un carassio, nemmeno tanto piccolo. Presto arriva la replica e ancora un altro pesce, una brema. Io sono sempre a 2/3 di canale, ma non ho nemmeno una mangiata, per cui arrendendomi all'evidenza imposto un lancio più sul primo terzo di acqua. I risultati arrivano anche per me. La canna si scuote di brutto e ferro senza indugiare. Dall'altra parte risponde una serie di pinnate poderose. Non saprei che cosa possa essere, ma quello che è certo è che la mole del pesce non è trascurabile. Un'altra certezza è che il pesce non ha intenzione di farsi tirare a riva, quindi con lo 0.14 sul terminale regolo la frizione sul morbido e assecondo le sue intenzioni. La Sbriffa nel frattempo intuendo la cattura di qualcosa di grossetto ha mollato tutto e aspetta il pesce col guadino in mano. Non so quanto tempo possa essere passato, ma il pesce non s'è fatto ancora vedere, seppure sia più vicino alla riva. Mi sembra siano passati parecchi minuti quando finalmente la verve del fuggitivo si spegne e si inizia a vederne la sagoma all'orizzonte. Un ultimo sforzo e lo faccio scivolare nel guadino, che la Sbriffa alza verso riva. Incredibile, si tratta di una carpa selvatica, la seconda in due giorni! Questa per i nostri standard è anche molto grossa, ed al metro misura 41 cm! E ancora una volta a causa della nostra idiozia non possiamo fotografarla, perché la macchina fotografica è rimasta a casa sul divano... e quando ricapiterà di prenderne un'altra uguale? Non rimane che fare una foto col cellulare e rimettere in acqua la baffona. Prima che la super Sbriffa la rimetta in acqua le do un buffetto sulla testa, sperando di rincontrarla più grande. Rimango un po' stordito dalla emozionante cattura, ci abbracciamo e ridiamo, pensando a come sta andando questo nostro inizio anno di pescadoret. Le emozioni però non sono finite. La Sbriffa aveva dichiarato che come regalo di compleanno avremmo dovuto prendere 10 pesci. Sul risultato di 5 a 4 per lei (nel frattempo sono arrivati altri carassi e breme), con l'oscurità delle 5 di pomeriggio arriva la seconda bella cattura della giornata. La canna della Sbriffa da un bello sgorlone, ma lei è impegnata con la cannetta da spinning. Gliela ferro io e al volo ci scambiamo le canne. "Non sembra grosso" le dico, ma o il pesce m'ha sentito e s'è offeso oppure voleva ingaggiare il combattimento solo con la proprietaria della canna. La frizione cede filo e la canna è bella inarcata, ma la pescatrice sa il fatto suo e recupera imperterrita. Stavolta i ruoli si invertono. Io aspetto col guadino in mano e la Sbriffa porta sotto il pesce che alla fine si arrende. Si tratta di una bremona bella grossa, che misura 39 centimetri, che è il nostro nuovo record per questa specie. E' il decimo pesce, che realizza il regalo di compleanno della Sbriffa, con la ciliegina sulla torta del nuovo record. Ormai sono le cinque e venti e non ci si vede un accidenti. Anche l'altro pescatore sta smobilitando e mentre carichiamo tutto in furghino lo vediamo arrivare. Anche per lui è stata una giornata fruttuosa, con una bella sandra all'attivo. La nostra prima uscita sul canale Grassaga è stata un successo e un ottimo modo per festeggiare gli anni della Sbriffa.
Nessun commento:
Posta un commento